My-BSC in your language


giovedì 28 aprile 2011

Dai Valori alla Mission

Immagino siate curiosi di conoscere i passi successivi. Mi scuso con quanti mi seguono per aver lasciato passare così tanto tempo ma, il mio sistema di gestione del tempo, di cui parleremo presto, non mi ha dato altra possibilità. 

Ora che avete definito i vostri valori di riferimento (vi ricordate l'esercizio proposto in un precedente post?), come un’azienda, anche noi abbiamo bisogno di una mission e di una vision.
Abbiamo bisogno prima di una strategia e poi di un modo per eseguirla. La MyBSC sarà un modo per eseguire la vostra strategia ma, per poterla sviluppare, prima, abbiamo bisogno di definirla.

In un mondo che cambia abbiamo bisogno di trovare qualcosa di stabile, che non cambi, che ci guidi e soddisfi pienamente, questa è la nostra mission
Si tratta di interpretare il suggerimento di Covey: "begin with the end in mind".  

La nostra mission potrebbe essere espressa con frasi come:
“Lo scopo della mia vita è essere … : godere di … e fare … per me e per gli altri”
Ma anche in altro modo, l'importante è averlo definito in modo chiaro.

Pensate a come vorreste essere ricordati nel giorno della vostra morte. Immaginate che al vostro funerale partecipino tutti i vostri "stakeholder", tutte le persone con cui interagite, ... i vostri colleghi, i vostri figli, i vostri compagni e compegne di vita, i vostri amici, ...
Pensate a come vorreste essere ricordati da ciascuno di essi, da ciascun gruppo di riferimento. 

La mission è un life goal, un obiettivo di vita. Dividete la mission in ruoli: pensate ai diversi ruoli e ai life goal in ciascuno di essi e inoltre pensate al risultato piuttosto che all'azione.

Anche in questo post vi chiedo di fare l'esercizio di definire la vostra mission. Mi raccomando scrivete. Si sa che "verba volant e scripta manent" come dice un antico detto latino, ma soprattutto, nel momento in cui dovete esprimervi scrivendo andrete a rielaborare le vostre idee sintetizzandole in modo da definire cio che è veramente importante.

venerdì 15 aprile 2011

MyBSC ed essere leader di noi stessi

Questa mattina mi è venuta in mente un'idea che voglio condividere con voi. Ho recentemente letto il libro
"The Truth about leadership"di James Kouzes e Barry Posner e considerato che, in fondo, la MyBSC è un metodo, uno strumento essere leader di noi stessi, ho provato a immaginare possibili collegamenti tra le verità sulla leadership e la MyBSC.
Ma quali sono le verità sulla leadership? Le elenco brevemente qui di seguito:
  1. tu fai la differenza: per essere leader dobbiamo credere i noi stessi.
  2. la credibilità sta alla base della leadership: nessuno segue un leader non credibile.
  3. i valori guidano il coinvolgimento: la gente vuole conoscere i valori dei leader che segue.
  4. la focalizzazione sul futuro distingue i leader: i leader sono capaci di immaginare il futuro.
  5. non puoi fare da solo: la leadership è uno sport di squadra e la leadership è una relazione tra il leader e la sua squadra
  6. la fiducia è sovrana: dobbiamo guadagnarci la fiducia di chi ci segue e non veniamo seguiti se la gente non ha fiducia in noi.
  7. le sfide sono cruciali: i leader si pongono degli obiettivi sfidanti, nessun leader è diventano tale per aver mantenuto lo status quo
  8. si esercita la leadership dando l'esempio:  o si è leader dando l'esempio, mantenendo quanto si promette o non si è leader affatto.
  9. i migliori leader sanno imparare meglio:  i leader continuano a migliorare, sono ossessionati dall'idea di migliorarsi.
  10. la leadership è un affare di cuore:  i leader amano quello che fanno e sono guidati dalla passione.
  11. i leader sono ottimisti e positivi: tutto quello che facciamo come leader inizia dalla parola si  e finché non diciamo si nulla di grande può accadere.
Lo sviluppo di una MyBSC non può prescindere da una grande fiducia in noi stessi, da una volontà di guardare con positività al futuro, da una grande passione in quello che facciamo e dalla continua spinta a migliorarci. Si tratta di una sfida, e gli stessi obiettivi che ci porremo ed i piani per raggiungerli saranno delle sfide. Man mano che raggiungeremo nuovi traguardi e risultati acquisiremo sempre più fiducia in noi stessi. Gli stessi obiettivi saranno definiti in base alla nostra capacità di leggere il futuro imparando dal passato. La leadership è uno sport di squadra e la nostra MyBSC dovrà prevedere diverse aree corrispondenti ai diversi ruoli e relazioni che fanno parte della nostra vita.
Tutto ciò non potrà prescindere dai nostri valori: come la gente vuole conoscere i valori dei leader che segue così noi abbiamo bisogno di riflettere sui valori che ci guidano prima di partire a costruire la nostra MyBSC. Buon week end e buon proseguimento dell'esercizio alla ricerca dei vostri valori.

mercoledì 13 aprile 2011

Esercizi preparatori: Quali sono i tuoi valori?

I nostri valori sono una specie di stella polare che indirizzano tutte le scelte della nostra vita. Come dice Robbins, i valori sono delle super credenze, che indirizzano tutte le nostre scelte e danno direzione alla nostra vita. Le credenze sono infatti sensazioni di certezza riguardo a qualcosa, ci danno sicurezza, e noi, di conseguenza tendiamo a mettere in atto dei meccanismi di conferma.
Come tutte le credenze, anche i valori possono essere potenzianti o limitanti. Possiamo anche cambiarli, anche se questo è molto difficile ma, sicuramente, il primo passo è prenderne coscenza.

Per preparare la tua MyBSC devi avere ben chiari i tuoi valori perchè questo ti aiuterà a definire la variabili (i fattori critici di successo) e poi gli indicatori (le misure che assocerai alle variabili).
Dobbiamo vivere in armonia con nostri valori se vogliamo essere felici. Dobbiamo quindi scoprire i nostri valori e metterli in ordine.

Ci sono valori positivi a cui tendiamo come ad esempio amore, fede, fiducia, salute, onestà, fedeltà, creatività, rispetto, libertà, tenacia, intelligenza, generosità, impegno, ecc.

Ci sono anche valori negativi da cui ci allontaniamo come ad esempio umiliazione, rifiuto, gelosia, insicurezza, solitudine, rabbia, dolore fisico, ecc.

Ai valori associamo un insieme di regole che li rendono o meno veri. I valori sono anche stati emozionali, quindi, le regole sono ciò che deve essere verificato perchè tu provi quello stato emozionale. Supponiamo di avere tra i nostri valori l'onestà. Che significato diamo a questo valore. Che regole, che condizioni devono essere verificate perchè ci troviamo in condizioni di onestà? Dire una bugia a fin di bene rispetta il tuo concetto di onesta oppure no?

Prima di partire nella definizione della nostra MyBSC è importante fare una revisione dei nostri valori e delle nostre regole. Nei prossimi giorni, in attesa del prossimo post, prepara una lista dei tuoi valori includendo sia quelli positivi che quelli negativi e mettili in ordine di importanza (la cosiddetta scala dei valori). Quando hai preparato le liste chiediti per ciascun valore cosa lo rende vero cioè, che regole, che condizioni associ ad un determinato valore: che cosa, secondo te, deve essere vero perchè quello specifico valore sia rispettato. A questo punto, non resta che rivedere le liste e le definizioni dei valori e renderle coerenti (non è infatti difficile che emergano delle contraddizioni) e sei pronto per il prossimo post.

giovedì 7 aprile 2011

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare (Seneca)

Negli approcci esaminati nei post precedenti, il punto di partenza per lo sviluppo della BSC personale è sempre l’azienda e le prestazioni dell’individuo nell’azienda e non si pone quasi mai l’accento sugli aspetti implementativi.

L'approccio MyBSC pone al centro la persona e si concentra anche sugli aspetti implementativi dove, per aspetti implementativi intendiamo sia la parte creativa, cioè la costruzione di una Balanced Scorecard personale, che la parte legata alle azioni e ai piani per muoversi verso gli obiettivi e i target che ci siamo posti.

Chiaramente, ciascuno deve trovare la sua strada e non esistono delle soluzioni generali, come non esistono soluzioni che vadano bene in ogni azienda tuttavia ci sono dei pattern, dei modelli di riferimento, che possono essere riutilizzati ed adattati alle diverse persone, tenendo conto delle relative specificità.

Secondo molti coach di successo (Covey, Robbins) , dobbiamo sapere dove vogliamo andare e perché lo vogliamo ed impegnarci per raggiungere i nostri obiettivi senza paura di sbagliare.  In caso di insuccesso dobbiamo cambiare qualcosa e riprovare, visto che, se faccio le stesse cose e allo stesso modo, ottengo gli stessi risultati e visto che il futuro non è uguale al passato. In altri termini, non si guida guardando nello specchietto retrovisore.

Il nostro comportamento è spesso condizionato da credenze, sensazioni di certezza, ed è anche guidato dai bisogni: bisogni fisiologici, di sicurezza, di appartenenza e amore, di stima, di auto-realizzazione oppure, secondo altri autori e coach (ad esempio Robbins) bisogno di sicurezza, ma anche di incertezza, bisogno di unicità, ma anche di connessione e amore, bisogno di crescere ma anche di contribuire agli altri, di sentirci e di agire come team members.

Ora noi, possiamo soddisfare i nostri bisogni attraverso esperienze positive o negative ma, per essere felici, dobbiamo imparare a farlo con esperienze produttive.  Infine, per essere efficaci abbiamo bisogno di seguire una strategia. La MyBSC è uno strumento utile a definire e implementare la nostra strategia di vita.

L'unico pre-requisito dell'approccio MyBSC è essere pro-attivi e ed essere coscienti che quanto ci capita in larga misura dipende da come noi rispondiamo agli eventi e alle situazioni che la vita ci porta a dover affrontare. 

lunedì 4 aprile 2011

Un ultimo tipo di ruota

Se mi state seguendo, immagino che non vedrete l'ora di iniziare a capire come creare e utilizzare la vostra MyBSC ma, credetemi, vale la pena di esplorare un ultimo approccio che presenta numerosi punti di collegamento con il metodo MyBSC.

Si tratta della Personal Performance Scorecard (PBSC) e della Total Performance Scorecard (TPSC) di Hubert Rampersad.
Secondo Rampersad, la mancanza di impegno e motivazione costa alle aziende 30000€ all'anno per dipendente. 
I dipendenti non sono felici e, di conseguenza, non si impegnano se le loro ambizioni personali e quelle aziendali non sono allineate. La PBSC è uno strumento per allineare ambizioni personali e ambizioni dell’azienda.

Rampersad definisce la sua Personal Performance Scorecard nel seguente modo:

  • PBSC = personal mission + vision + key roles + critical success factors + objectives + performance measures + targets + improvement actions (divided along the four perspectives: financial, customers, internal processes, and knowledge and learning) 

In sintesi, come se fossimo un'azienda dobbiamo definire la nostra mission, vision, i nostri ruoli e per ciasuno di questi definire i fattori critici di successo, porci degli obiettivi, trovare delle misure di performance, stabilire dei target in termini di misure di performance e, per ciascuno pensare a delle azioni che ci possono fare migiorare. Tutto questo va fatto nelle diverse prospettive della BSC di Norton e Kaplan. 
Rampersad si spinge oltre e ci suggerisce di sviluppare un vero progetto di marketing di se stessi, un brand personale, un logo e di seguire il ciclo “Plan-do-act-challenge” (cioè pianifica - agisci - aggiorna il piano con obiettivi più sfidanti) per ottenere una vita di successo.
E ora siamo pronti, dal prossimo post si comincia con il metodo.

sabato 2 aprile 2011

La ruota del cambiamento

Oggi vi parlerò di un'altro approccio allo sviluppo di una Balanced Scorecard individuale proposta da Elena Salazar, esperta di change management.

Secondo Elena Salazar le aziende funzionano se gli individui che ci lavorano funzionano bene e gli individui che ci lavorano funzionano bene se sanno pianificare e bilanciare tutti gli elementi della propria vita. In base a questo presupposto, il metodo che le aziende usano per pianificare e migliorare la propria salute può essere applicato anche all'individuo.

Le prospettive della BSC dell'individuo cambiano tuttavia forma e significato rispetto a quelle utilizzate per le aziende e proposte da Kaplan e Norton.

Secondo Elena Salazar infatti, la prospettiva dei processi interni per un individuo deve comprendere variabili e indicatori relativi a salute fisica, mentale, spirituale, all’energia ed alla motivazione.

La prospettiva del cliente, per gli individui deve includere variabili ed indicatori  relativi a famiglia, amici, colleghi e, naturalmente il partner.

La prospettiva finanziaria deve permetterci di supportare i nostri obiettivi di breve e lungo termine e deve quindi includere variabili ed indicatori che ci permettano di misurare lo stato del supporto di queste tipologie di obiettivi.

Infine, la prospettiva di crescita e sviluppo deve includere variabili ed indicatori che ci permettono di capire quanto ci stiamo avvicinando alla nostra mission ed alla nostra vision.

Elena Salazar parte quindi da una prospettiva puramente aziendale e vede la BSC personale come un modo per facilitare il cambiamento e far funzionare meglio le imprese.

Come vedremo, la MyBSC parte invece dalla persona, dall'individuo e da una sua visione olistica e fornisce strumenti pratici per lo sviluppo dell'individuo. 

Prima di iniziare a descrivere  come costruire una MyBSC c'è ancora un'altro approccio che vale la pena considerare ma ... ve lo racconto nel prossimo post.