My-BSC in your language


giovedì 31 marzo 2011

Altri tipi di ruota

Nel post precedente vi avevo promesso di parlare di altri tipi di ruota cioè, di altri approcci simili all'uso delle BSC per lo sviluppo manageriale e la crescita personale. Oggi mantengo la mia promessa.

Prima di parlarvi di questo tuttavia, voglio fare crescere la vostra motivazione a seguirmi. Vi parlo quindi dei prossimi passi. Dopo aver descritto gli approcci simili e avervi descritto il metodo per costruire la vostra MyBSC, approfondiremo la parte di azione e quindi descriveremo i diversi modi per trasformare i sogni in realtà.
Sappiamo che i sogni diventano obiettivi realizzabili quando sono associati ad una scadenza e da un piano di azione per raggiungerli. Descriveremo quindi diversi modi per raggiungere i vostri obiettivi nelle diverse prospettive della vostra MyBSC.
Ad esempio, per un obiettivo come "migliorare la gestione del tempo" o meglio, il "modo di organizzare il nostro tempo" vi descriverò il metodo migliore che io conosco e uso per la gestione del tempo ... e così via. Ma state certi di una cosa: tutti i metodi di cui vi parlerò sono metodi che io ho provato prima su di me, con risultati più che positivi.
Ora  ritorniamo ai diversi approcci allo sviluppo di una BSC personale.  
Secondo Rodriguez e De Almeida nella società al tempo della "knowledge economy" gli individui scelgono per chi lavorare e, i valori guidano la loro vita cioè, lavorano per un’azienda, se possono fornire un valore aggiunto a quell'azienda e se i propri valori coincidono con quelli dell'azienda. Lavoro e vita privata tendono ad integrarsi e la gestione del tempo diventa sempre più importante.

La BSC diventa uno strumento di pianificazione e crescita personale e si articola, secondo questi autori, nelle seguenti dimensioni:
  • competenza personale: che comprende il talento, l'educazione, le competenze durevoli, la cultura, la salute, etc 
  • competenza per aggiungere valore: che include il lavoro, la cittadinanza, la famiglia, il sociale, la nostra immagine 
  • attitudine all’auto-attualizzazione: che comprende economia e finanza, gli aspetti emozionale ed affettivo e l'evoluzione personale
Il metodo poi, è sempre lo stesso: nelle diverse dimensioni e più precisamente per ciascun componente delle diverse dimensioni che altro non che se non una variabile, ci si pone un obiettivo, un target,  e si sviluppa un piano per raggiungere il target.

sabato 26 marzo 2011

Meglio non reinventare la ruota

Prima di inziare a descrivere il metodo per sviluppare la vostra MyBSC mi sembra importante vedere cosa c'è di simile in giro per il mondo. Ho sempre infatti detestato chi re-inventa la ruota perchè ho sempre ritenuto questo un enorme spreco di tempo e un segnale di grande presunzione. Sfruttando quindi la mia esperienza di ricercatore e quell'incredibile strumento che è oggi internet mi sono messo alla caccia di idee simili. 
Mi sono subito imbattuto in Lauchlan Mackinnon che ha recentemente sviluppato uno strumento per la crescita e la motivazione che ha chiamato Personal Balanced Scorecard (PBSC). 
Secondo Lauchlan noi raggiungiamo risultati in un settore (carriera e ricchezza) e magari ne trascuriamo altri (salute, spiritualità, relazioni). Il risultato è che non siamo felici. È quindi importante che le diverse prospettive, i diversi settori siano bilanciati.
Lauchlan propone quindi la PBSC come strumento per mantenere il bilanciamento tra le diverse prospettive. L’approccio di Mackinnon considera le seguenti prospettive: 
  • Performance (come sta andando la nostra vita), 
  • Stakeholders (compagna/o, figli/e, capo, …), 
  • Processi e practises (nostre attività abituali), 
  • Capacità e apprendimento, 
  • Motivazione ed emozione, 
  • Stato mentale e credenze 
In ciascuna prospettiva Lauchlan consiglia di definire variabili o aree di interesse e per ciascuna di queste propone di definire uno stato corrente, uno stato ideale, misure, obiettivi e azioni per raggiungere lo stato ideale. La tabella risultante va rivista periodicamente per valutare i nostri progressi. Lauchalan non spiega però in dettaglio come fare e le idee che propone sono solo abbozzate. 
La lettura di quanto proposto da Mackinnon mi ha quindi spronato a cercare altri approcci e ad approfondire ogni aspetto del metodo altrimenti questo rimane solo un'idea che sembra buona ma in pratica mi lascia al punto di partenza. Sapere che altri stavano pensando a cose simili mi ha anche fatto capire che probabilmente l'idea non era proprio malsana e valeva la pena proseguire.
Ma il lavoro di Lauchlan non è il solo che presenta forti analogie con la MyBSC ... ve ne parlerò nei prossimi giorni.

lunedì 21 marzo 2011

Ma cos'è una Balanced Scorecard?

Una Balanced Scorecard o, più brevemente BSC, è uno strumento inventato da Kaplan e Norton nel 1992 per collegare pianificazione strategica ed esecuzione operativa, eseguire le strategie aziendali, affiancando ad indicatori di carattere economico-finanziario, indicatori capaci di misurare elementi intangibili, sempre più importanti nella knowledge based economy.

In sintesi, partendo da strategia, mission, vision di un'azienda si sviluppa una mappa di variabili strategiche, di fattori critici di successo (CSF - critical success factors), collegate da nessi causali e raggruppate in prospettive. I nessi causali saranno poi utili ad esempio per arrivare a comprendere come e su quali variabili intervenire per ottenere i risultati attesi.
Le variabili vengono misurate attraverso indicatori (KPI - key performance indicators) per ciascuno dei quali viene individuato un target, delle azioni operative concrete che se implementate tendono a raggiungerlo. Queste azioni hanno bisogno di risorse ed è qui che viene a finalizzarsi il collegamento tra strategia e budgeting. 
Il principio base è quindi il famoso "what you get is what you measure" ed in generale il management basato sui fatti. In caso contrario, la strategia, la mission e la vision rimangono dei concetti astratti privi di 
gran parte del loro contenuto.
I risultati raggiunti nelle diverse variabili e prospettive devono essere bilanciate, equilibrate per bilanciare P (production) e PC (production capability) ed ottenere un successo duraturo.
Le BSC dipendono fortemente dalla specifica azienda anche se esistono dei pattern ricorrenti. La figura qui riportata descrive le diverse prospettive utilizzate di norma nelle aziende del settore privato e del settore pubblico e non profit.
Prospettive delle BSC nei settori privato e pubblico.


Nelle aziende che utilizzano la BSC si assiste spesso ad una progressiva riduzione di “scope”. Alla BSC aziendale si affiancono via via BSC relative ad una specifica SBU (strategic business unit) fino ad arrivare a BSC per la singola persona.  SBU e persona saranno responsabili rispettivamente solo di un sottoinsieme dei CSF aziendali e di conseguenza di un sottoinsieme e al limite di una sola parte dei KPI definiti a livello aziendale.
Un esempio di SBU particolarmente interessante è quello dell'attività risorse umane (HR - Human Resources) che serve ad allineare la strategia aziendale con le politiche del personale.  E' infatti evidente l'importanza di una corretta gestione delle risorse umane, allineata con le strategie aziendali, nell'era della knowledge-based economy.
Nei prossimi post incomincerò ad esplorare come la BSC può essere utilizzata a livello personale e quali sono gli approcci che fino ad oggi sono stati provati. 

sabato 19 marzo 2011

Cosa ci succede ...

Molto spesso andiamo avanti alla deriva o magari con qualche idea, non strutturata e quasi mai formalizzata, dei nostri sogni, in che mondo vorremmo essere e chi vorremmo essere in quel mondo. In altri termini non abbiamo un'idea precisa delle nostre “mission e vision”.
Talvolta buttiamo giù degli obiettivi più o meno strutturati ma poi ce ne dimentichiamo e viviamo il tram tram di tutti i giorni in modo reattivo, sopravvivendo agli eventi che ci capitano senza una vera e propria guida, senza una vera e propria sensazione di controllo.
Il risultato è che in qualche modo ci muoviamo nella direzione giusta, seguendo l’istinto e anche un pò di fortuna ma molto meno efficacemente di quanto potremmo. Nello stesso modo gestiamo il nostro tempo facciamo quello che ci capita di fare e non quello che dovremmo fare.
Se vogliamo cambiare possiamo farlo anche se questo ha un prezzo: cambiare le nostre abitudini.

Per fare dei cambiamenti nella nosta vita, dobbiamo lavorare su noi stessi e cambiare i nostri paradigmi di base, il nostro carattere, un insieme di abitudini, ossia conoscenze (cosa - what), di abilità cioè di skill (come - how), ma soprattutto le nostre motivazioni (perchè - why). Difficile fare bene qualcosa se non siamo motivati a farlo.
Dobbiamo instaurare l’abitudine a rinnovarci e migliorarci continuamente. Cambiare noi stessi non è una cosa facile, dobbiamo essere in grado di bilanciare la nostra “produttività” e la nostra “capacità produttiva” come ogni azienda o sistema complesso.
In questo percorso può essere determinante l’aiuto di un coach, la raccolta e l’analisi del feedback delle nostre azioni, l’utilizzo di strumenti che ci permettano di focalizzare i nostri sforzi e misurare oggettivamente i nostri progressi.
La Balanced Scorecard è uno strumento innovativo utilizzato per il controllo strategico delle aziende ed è anche lo strumento ideale per il controllo (inteso come steering, o guida) strategico della nostra vita.

giovedì 17 marzo 2011

My BSC: L'idea

L'idea della MyBSC è nata qualche tempo fa dagli stimoli ricevuti frequentando i moduli di Controllo di Gestione e Sviluppo Manageriale, parte del programma dell’Executive Master in Business Administration del MIB – School of Management di Trieste.
La multidisciplinarità offre infatti la possibilità di cogliere aspetti simili in discipline diverse e di applicare e adattare le metodologie sviluppate in una disciplina ad un’altra disciplina, in un contesto diverso. In questo caso le metodologie di controllo strategico, ed in particolare il concetto di Balanced Scorecard, appresi nel corso del modulo di Controllo di Gestione, sono stati applicati allo Sviluppo Manageriale ed in particolare allo sviluppo e alla crescita della persona.
L'idea esplorata in un project work è stata ulteriormente elaborata e ora sta diventando qualcosa di più: un vero strumento ed un metodo per lo sviluppo manageriale e la crescita personale.
L'uomo è un sistema complesso che vive in un ambiente complesso. Altri esempi di sistemi complessi sono i sistemi sociali, le aziende, ecc.
Partendo da questo presupposto nasce l'idea di utilizzare uno strumento per il controllo strategico delle aziende (la Balanced Score Card) come strumento di coaching da chi vuole diventare leader e manager di se stesso.